Il termine Meruasana significa “posizione del monte Meru“. Essa è chiamata anche Parvathasana o “posizione della montagna sacra” e Adho Mukha Swanasana o “posizione del cane che si stira”.
In questa posizione il corpo acquista una stabilità simile a quella della montagna. Si può assumere Meruasana da diverse posizioni. Quella più comune è la posizione a carponi appoggiati sulle ginocchia e sulle mani: da qui solleviamo il bacino tenendo le braccia e le gambe distese. Il peso del corpo è distribuito egualmente sulle mani e sui piedi. Le mani spingono per allungare la schiena, il petto va verso le gambe e le vertebre dorsali spingono in fuori per aprire il torace. I glutei sono spinti verso l’alto, i talloni sono spinti verso terra e le piante dei piedi fanno presa sul pavimento. Si dovrebbe arrivare a toccare terra con la testa. Possiamo assumere Meruasana anche dalla posizione sul ventre (Unamukha Asana): portiamo le mani a terra sotto le spalle, puntiamo i piedi e ci solleviamo in Meruasana.
Se risulta difficile mantenere le gambe distese, possiamo piegarle un poco oppure invece di appoggiare i talloni a terra, rimanere sulle punte dei piedi.
Benefici:
Meruasana è un ottimo sostituto delle posizioni sulla testa. Conserva gli stessi effetti senza gravare sulle cervicali. La spina dorsale viene rafforzata; c’é un maggior afflusso di sangue dal cuore alla testa; si rafforzano le braccia e le gambe; i blocchi energetici, localizzati a livello delle ascelle e dell’inguine, vengono totalmente rimossi; l’allungamento delle gambe rivitalizza Vajra Nadi, la controparte sottile del nervo sciatico; la posizione rilassata del collo permette all’energia di raggiungere i centri superiori del cervello.
Mantenere l’Asana da trentasecondi a tre minuti.
In gravidanza:
In gravidanza può essere eseguita senza problemi partendo dalla posizione a carponi. Si mantiene l’Asana per qualche secondo e poi si torna in ginocchio. Questa sequenza si può ripetere più volte di seguito.