Il significato del termine Ustrasana è “posizione del cammello“.
Per assumere l’Asana si parte dalla posizione di Vajirasana, seduti sui talloni. Inspirando solleviamo il busto ed esalando inarchiamo dolcemente la schiena portando la mano destra sulla caviglia destra e la mano sinistra sulla caviglia sinistra. Una volta assunta la posizione, dobbiamo espandere il torace e sollevare lo sterno spingendo fra le scapole. Il capo è rilassato indietro senza sforzo.
Se non ci sono problemi possiamo far scivolare le mani fino a congiungerle con le piante dei piedi. Le dita delle mani sono a contatto con le dita dei piedi. Gli occhi rimangono aperti per tutta la durata dell’Asana.
Se ci sono difficoltà a raggiungere la posizione, possiamo posizionare i piedi a “martello” in modo da avvicinarci le caviglie.
Se si ha la pressione alta, sciatalgia o problemi seri alla colonna vertebrale è meglio evitare Ustrasana.
In gravidanza possiamo facilitare la posizione appoggiando i gomiti su una sedia e, inarcando la schiena, spingere in avanti il bacino.
Mantenere la posizione per almeno 15 secondi.
Benefici:
Accresce la capacità polmonare, migliora la circolazione sanguigna in tutti gli organi del corpo, tonifica i muscoli della schiena e della spina dorsale, rimuove la rigidità nelle spalle, nella schiena e nelle caviglie. Allevia i crampi addominali, regolarizza il flusso mestruale, la rspirazione nei lobi inferiori dei polmoni è migliorata, il flusso di energia che fluisce dall’addome verso il basso favorisce la digestione e l’evacuazione, stimola l’attività ovarica della donna.
I Chakra stimolati sono Swadhisthana Chakra, Manipura Chakra e Anahata Chakra.