Il termine Dhyana è solitamente tradotto con “meditazione”, che però anche questo è un termine non appropriato. In occidente la mediazione è considerata come un momento di riflessione su un problema. Invece meditare, per lo Yoga, vuol dire assenza assoluta di pensieri. Come si può bloccare la mente? Ci sono varie tecniche di focalizzazione (Dharana) che, se praticate correttamente, portano al rallentamento e al blocco dei pensieri. Ma perché, ci si chiede, si devono bloccare i pensieri? Perché sono una continua fonte di dispersione sia energetica che di attenzione: il continuo chiacchierio della mente non permette di conoscere la nostra vera natura. E’ un atto di sabotaggio che lei compie continuamente per difendersi perché sa benissimo che se prendiamo coscienza di chi siamo in realtà, lei svanirebbe e così pure l’ego.
Ma a che scopo conoscere la nostra natura? E perché mai sopprimere la mente ed uccidere l’ego? Sono domande legittime che hanno, però, una risposta che non sempre trova le persone pronte ad accettarla. L’esempio che spesso viene fatto è quello della luna riflessa dall’acqua: se si vuole vedere la luna riflessa in uno specchio d’acqua, ma l’acqua non è ferma, la si deve prima fermare e poi la luna può essere riflessa e contemplata. Così è la mente, finché è agitata dai pensieri, il Sé non può rispecchiarsi in essa e la nostra vera natura non ci appare. Ma quando riusciamo a fermarla, ecco che si riflette il nostro Sé e l’ego svanisce, la mente svanisce, il mondo svanisce, perché tutto è un sogno dell’Assoluto e in quel momento Lui si risveglia e il sogno svanisce. L’universo è fatto della stessa sostanza dei sogni, quando l’Assoluto si risveglia, tutto viene in Lui riassorbito. E noi che fine facciamo? Noi non siamo mai esistiti realmente, esiste solo l’Assoluto che si identifica nel Suo sogno. Proviamo a pensare ad un sogno che abbiamo fatto; quanto potere ha di farci identificare con esso, ci dimentichiamo chi siamo, che stiamo dormendo e crediamo di vivere una storia reale. Ma quando ci svegliamo dove sono le persone del nostro sogno? Dove siamo finiti noi, protagonisti del sogno? Tutto riassorbito in noi. Così è per l’Assoluto, al di fuori di Esso nulla esiste.